"Giunti all'ultimo gradino delle scale, guardiamo nel corridoio le ombre calare dinnanzi ai nostri occhi ancora oppressi, folgoranti di lampi e di meteore, e ci par di non poter credere a quella realtà. Ci par di venire da un mondo astrale e in movimento, e di ritrovarci nel buio materiale d'un altro mondo, ove appena gli occhi abbacinati di colori vividi come mai si videro quaggiù stentavano ad aprirsi. Dinnanzi a noi si aprono nel corridoio alcune porte a vetri a uguali distanze l'una dall'altra."

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