aggiorniamoci (thanks to r.)


Qualche riga su quello che sta succedendo in Grecia. Sembra essere nell'interesse di molti partiti e mezzi di informazione mantenere la tragica situazione che sta vivendo quel paese nel silenzio, prima delle elezioni, così che alcuni leimotiv - "cessioni di sovranità", "ce lo chiede l'Europa" e via di questo passo - possano continuare indisturbati, nonostante ciò che quelle cessioni hanno provocato e stanno provocando in paesi un tempo sovrani, come la Grecia.

Il silenzio dei media e degli organismi politici sembra comunque non essere sufficiente; l'Unione Europea mette le mani avanti e sta finanziando con 2 milioni di Euro una "troll patrol", ovvero pattuglie di agenti sul web, pagate per monitorare e contrastare (tackle) sistematicamente gli "euro-scettici" non allineati al dogma europeista. Si tratta di una tecnica collaudata, più o meno riconosciuta apertamente (1). L'articolo del Telegraph qui sopra vi darà maggiori dettagli.
Da noi comunque sembra non essercene bisogno: al momento, in nessun giornale mainstream (Corriere, Stampa, Repubblica, Giornale, Libero, blog di Beppe Grillo, tra quelli che ho setacciato i giorni scorsi) la drammatica situazione greca trova ospitalità.

Diversamente, certa stampa estera che al momento non ha una campagna elettorale in corso, può permettersi di parlare apertis verbis. Il Guardian di pochi giorni fa, per descrivere la situazione in Grecia usava il termine "humanitarian crisis". Riporto e traduco alcuni passi:

"By acknowledging the severity of the situation, the Greek government and the EU would also have admitted that the current state of affairs has been brought about by the so-called economic "rescue" of Greece. So the authorities have chosen to keep quiet."

"Riconoscendo la gravità della situazione, governo della Grecia e Unione Europea ammetterebbero che la stato attuale è divenuto possibile solo grazie al cosiddetto "salvataggio economico" della Grecia. Così, le autorità preferiscono il silenzio".

"[...] Using further EU indicators, a large proportion of Greek households currently live in conditions of "material deprivation". A little more than 11% actually live in "severe material deprivation", which means without enough heating, electricity, and use of either a car or a telephone. It also means having a poor diet, devoid of meat or fish on a weekly basis, as well as total or partial inability to meet emergency expenses or payments for rent and bills. The ineffectiveness of European programmes for reintegrating the unemployed into the labour market and the lack of national social protection programmes have pushed Greece even further down the ranks of poverty. The adult unemployment rate stood at 26.8% in October 2012. This level, although huge in comparison to the recent past, still does not give the whole picture".

"Per usare ulteriori indicatori adottati dell'UE, una larga percentuale di famiglie in Grecia vive in condizioni di "deprivazione materiale". Una parte di poco superiore all'11% vive in condizione di "estrema deprivazione materiale", che significa senza riscaldamento ed elettricità a sufficienza e senza l'uso dell'automobile o del telefono. Significa inoltre convivere con una dieta povera, priva di carne o pesce su base settimanale, insieme ad una totale o parziale incapacità di affrontare spese di emergenza o di pagare affitto e bollette. L'inefficienza dei programmi Europei per reintegrare i disoccupati all'interno del mercato del lavoro e la mancanza di un programma di protezione sociale, hanno spinto la Grecia ad un livello di povertà ancora più basso. Il tasso di disoccupazione tra gli adulti era al 26.8% nell'ottobre 2012. Questo livello, benché altissimo se confrontato con il passato più recente, non restituisce tuttavia il vero quadro complessivo.

"There are three more indicators that point to a humanitarian crisis. First, the number of homeless people has risen to unprecedented levels for a European country: unofficial estimates put them at 40,000. Second, the proportion of Greek beneficiaries of NGO medical services in some urban centres was recorded at 60% of the total in 2012. This would have been unthinkable even three years ago, since such services were typically provided to immigrants, not Greeks."

"Ci sono tre ulteriori indicatori che spingono a parlare di crisi umanitaria. Primo, il numero dei senzatetto è cresciuto ad un livello senza precedenti per una nazione Europea: stime non ufficiali parlano di 40.000. Secondo, la fetta di cittadini greci che ha beneficato di servizi medici ONG nei centri urbani è stata registrata al 60% della totalità, nel 2012. Questo sarebbe stato impensabile anche solo tre anni fa, dove questi servizi erano tipicamente offerti agli immigrati, non ai Greci.

"[...] there has been explosive growth in soup kitchens and general food distribution. The levels are not officially recorded, but the Church of Greece distributes approximately 250,000 daily rations, while there are unknown numbers of rations distributed by municipal authorities and NGOs. By recent government order, municipal rations will be expanded further because of rising incidence of children fainting at school due to low calorie intake. There will also be light meals provided to young students. The evidence of poverty, inequality, and inability to access primary services confirms the increasingly desperate statements by people at the frontline. The country has become a field of humanitarian action, and should be treated as such. It is shameful for the Greek government and the EU to turn a blind eye to it. The international humanitarian community should respond with urgency"

"[...] è stata rilevata una crescita esplosiva delle soup kitchens. Il livello non è registrato ufficialmente, ma la Chiesa ortodossa greca distribuisce approssimativamente 250.000 pasti al giorno, mentre i numeri che riguardano gli stessi servizi, offerti da Organizzazioni-Non-Governative e autorità municipali sono sconosciuti. Per ordine del governo, le razioni municipali saranno ampliate, a causa di una incidenza sempre maggiore di bambini che svengono a scuola, a causa di un insufficiente apporto calorico. Vi saranno anche pasti "leggeri" provvisti per i giovani studenti. L'evidenza di povertà, ineguaglianza, inabilità ad accedere ai servizi primari, conferma le affermazioni sempre più disperate delle persone attive in prima linea. Il paese è diventato un campo di azione umanitaria e come tale dovrebbe essere trattato: è vergognoso che il governo Greco e l'UE chiudano gli occhi di fronte a questa situazione. La comunità umanitaria internazionale dovrebbe attivarsi con urgenza."

Segnalo altre fonti per chi ha difficoltà con l'inglese:
- http://www.articolotre.com/2013/02/la-grecia-e-crollata-nel-silenzio-assoluto-i-cittadini-assaltano-i-supermercati/140141
- http://www.globochannel.com/wordpress/2013/02/13/la-grecia-e-collassata-lo-stato-sta-uccidendo-e-torturando-minorenni-sotto-il-silenzio-dei-media/
- http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=19018

Torniamo in Italia e ricordiamo insieme alcune affermazioni neanche troppo lontane nel tempo.

Mario Monti a L'Infedele, 26 settembre 2011: "Oggi, secondo me, stiamo assistendo e non è un paradosso, al grande successo dell’Euro. Qual è la manifestazione del grande successo dell’Euro? La Grecia. Perché? Perché l’Euro è stato creato, si per avere una moneta unica, ma soprattutto per convincere la Germania, che ha fatto il grande sacrificio di rinunciare al Marco per avere una moneta con l’unione europea, che attraverso l’Euro e attraverso i vincoli che nascevano con l’Euro. La cultura della stabilità, il presidente Ciampi richiamava sempre alla cultura della stabilità tedesca, si sarebbe diffusa un pò per volta a tutti.Quale caso di scuola si è mai potuto immaginare di un caso limite di una Grecia che dà, è costretta a dare abbastanza peso alla cultura della stabilità, che sta trasformando sè stessa".

Tali affermazioni, prese oggi più o meno sul serio, sono l'indice dei piani che hanno in mente gli europeisti(2)che guideranno l'Italia per i prossimi anni. Profetica e inquietante la frase finale del non-eletto, riguardo una Grecia che "sta trasformando sè stessa".

Se ancora non fosse chiaro il clima di guerra psicologica (e tra poco, magari, anche civile) che costoro intendono creare, citiamo ancora un altro passaggio, ancora più chiaro, dall'insediamento a Palazzo Chigi del tecnocrate:

"E qui, naturalmente io ho una distorsione che riguarda l’Europa ed è una distorsione positiva che riguarda l’Europa. [...] non dobbiamo sorprenderci che l’Europa abbia bisogno di crisi e di gravi crisi per fare passi avanti. I passi in avanti dell’Europa sono per definizione cessioni di parti delle sovranità nazionali(3) ad un livello comunitario. E’ chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza dei cittadini ad una collettività nazionale possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico del non farle, diventa superiore al costo del farle perché c’è una crisi in atto visibile e conclamato. Abbiamo bisogno delle crisi come il G20, come altri organi internazionali per fare passi avanti, ma quando una crisi sparisce e.......rimane un sedimento, perché si sono messi in opera istituzione, leggi ecc. per cui non è pienamente reversibile".

In altre parole, un'ulteriore conferma che la "crisi" è voluta, coltivata, perpetuata, perché serve; serve a mettere in atto leggi e istituzioni che attraverso un processo democratico non sarebbe stato possibile realizzare (qualcuno si è mai chiesto perché i referendum ad esito negativo sulla Costituzione Europea da parte di Francia e Olanda siano stati poi bellamente ignorati e si sia proseguito con il mefitico progetto, facendo spallucce di fronte al voto contrario dei cittadini? E' poi da tenere presente che il Trattato di Lisbonaè praticamente identico alla Costituzione bocciata).

Il costo psicologico di cui parla il non-eletto è ovviamente quello del popolo che lo subisce, non quello dei suoi "rappresentanti", che nella stragrande maggioranza dei casi - eletti o meno che siano - non fanno altro che eseguire ordini che vengono dai vertici, siano pure quelli della finanza globale. Sono faccendieri ben pagati, con la faccia come il... (4), ma questo lo sappiamo, non serviva lo scandalo MPS per far capire che il cosiddettosterco del demonio imperversa in maniera trasversale.

Chi darà la sua preferenza a costoro - a tutti quelli disposti a cedere la sovranità del paese a chicchessia purché paghi bene e presenti il conto ai cittadini - alla lunga farà del male anche a te, oltre che a chi ti sta intorno. Prima che sia troppo tardi, digli di smettere.

(1) "[...] Ciò di cui non ci si accorge, è che l’opinione pubblica è qualcosa che si può facilissimamente dirigere e modificare. Per mezzo di adeguate suggestioni in essa si possono sempre provocare delle correnti nell’uno o nell’altro senso. Non ricordiamo più chi ha parlato di “fabbricare l’opinione”: espressione giustissima, benché bisogna dire, da un lato, che i dirigenti apparenti non sono sempre coloro che dispongono dei mezzi necessari per venire a tanto. René Guénon, Crisi del Mondo Moderno, Ed. Gallimard, 1927

(2) Europeista: termine che tradotto dal politichese è analogo al proverbiale 'tutti froci col culo degli altri'. È in pratica quel che ha ammesso anche Bersani, quando voglioso di accreditarsi sul piano internazionale, ebbe a dire al Financial times. «Io ho contribuito a far sì che l’Italia adottasse l’euro, io sono il segretario generale del partito italiano più favorevole all’Europa, e io ho sostenuto tutte le politiche e le riforme che l’Europa ci ha chiesto di adottare nel corso degli anni». - «Vogliamo accelerare il processo di integrazione come rimedio per combattere la recessione che sta colpendo l’intera Europa. Sinora abbiamo fatto alcuni passi in avanti importanti ma dobbiamo fare di più». - «Non litigherò con la Germania. Io voglio che l’Italia abbia una seria, franca e amichevole relazione con la Germania basata su argomentazioni razionali e realistiche». «Infatti io concordo con molte delle critiche che la Germania rivolge a paesi come l’Italia perché sono le stesse critiche che io ho rivolto a Berlusconi» (Montepaschi sorvolando).

In sostanza, Bersani s’è detto a favore addirittura di un indurimento del fiscal compact, che impegna a tagli di spesa pubblica obbligatori da 50 miliardi l’anno per 20 anni, dunque ad ulteriore stretta di cinghia e tassazione. Ed è a favore del commissario europeo a cui dovremmo far vedere il bilancio, per approvazione, prima di porlo al voto in Parlamento. È vero che un parlamento con Carfagne, Brambille e Scilipoti e segretarie di Rutelli e cognati di Casini, si merita di essere esautorato. Ma allora perché lo paghiamo?

(3) Cessione di sovranità: invito ad aprire la Costituzione Italiana e a trovare dove se ne parla e in che misura è permessa. Fatelo, sul serio. L'art. 11 parla di "limitazioni", che è cosa ben diversa da "cessioni". Non è necessario conoscere il giuridichese per capire che tra "limitare" e "cedere" c'è differenza. Inoltre, queste limitazioni devono avvenire in "condizioni di parità con gli altri Stati". Un esempio facile facile: tutti gli stati aderenti all'UE adottano l'Euro? No. Ma allora non sarebbe incostituzionale? Sì. Maggiori dettagli li trovate qui.

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