Nikos Kazantzakis/Zorba il greco


si tesseva in silenzio, in segreto, giorno e notte, il miracolo della primavera.
Tutt'a un tratto levai un grido di gioia; di fronte a me, in una conca, un mandorlo audace e precursore era fiorito; faceva il capofila di tutti gli altri alberi, e annunciava la primavera.
Mi sentii sollevato. Era quello che volevo. Respiravo profondamente il profumo lievemente piccante. Lasciai la strada e andai a sedermi sotto i rami fioriti.
Rimasi lí a lungo, senza pensare a niente, senza alcuna preoccupazione, felice. Come se fossi seduto nell'eternità, sotto un albero del Paradiso.

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